Integrazione impiantistica: performante, ma nascosta
Il delicato equilibrio tra comfort e rispetto delle normative
Il sistema impiantistico assume un ruolo sempre più importante all’interno di un edificio, sia che si tratti di progetti di nuova costruzione che di ristrutturazione edilizia, poiché da esso dipendono i servizi che un edificio è in grado di offrire.
Gli impianti sono i principali responsabili del livello di comfort necessario per poter svolgere le varie attività all’interno degli edifici. All’esigenza funzionale, inoltre, si aggiunge anche la necessità di rispettare la normativa in tema di risparmio energetico.
Oggi gli impianti sono sempre più efficienti, performanti e sofisticati in termini di tecnologia e, se fino a ieri ciascuno di essi era indipendente rispetto agli altri, oggi vengono sempre più integrati e interconnessi tra loro.
Pertanto diventa fondamentale far sì che tale sottostruttura risulti essere il più possibile integrata all’interno del manufatto edilizio, allo scopo di evitare inestetici tubazioni a vista e rendere le linee architettoniche il più possibile pulite e fluide.
La forza dell’invisibilità
Il sistema impiantistico deve essere invisibile, il committente ne gode i benefici senza le interferenze visive.
Per questo occorre una simultaneità tra la progettazione architettonica e la progettazione impiantistica, le quali devono procedere di pari passo, al fine di creare un sistema-edificio perfettamente integrato e funzionante in tutti i suoi molteplici aspetti.
Ci sono svariate soluzioni adottabili, a seconda del tipo di impianto che si deve “nascondere”, sfruttando gli elementi costitutivi dell’edificio.
È importante pensare fin dai primi studi progettuali ad uno spazio che funzioni da locale impianti che sarà il punto di partenza di tutti i sistemi impiantistici. Esso deve essere facilmente accessibile per gli interventi di manutenzione ma deve essere collocato nella parte di servizio dell’edificio, in modo da non disturbare, sia dal punto di vista visivo che dal quello del rumore, le funzioni principali che vi si svolgono.
Accorpare gli impianti in un unico elemento
Oggi, inoltre, in caso di realizzazione ex novo dell’impianto, si tende sempre più ad accorpare i sistemi di generazione, tanto che un’unica macchina, come ad esempio la pompa di calore, fornisce sia energia termica che frigorifera. Altra soluzione sempre più adottata è quella di utilizzare un unico impianto ad aria che garantisce sia la climatizzazione che la ventilazione e controlla anche la qualità dell’aria.
Queste soluzioni però necessitano di grandi canalizzazioni che possono essere facilmente nascoste nel pavimento oppure nel controsoffitto, a seconda della tipologia di intervento (se nuova costruzione o ristrutturazione), degli spazi disponibili (possibilità di controsoffittare oppure di realizzare pavimenti sopraelevati), della stratigrafia dell’elemento costruttivo (se modificabile oppure no).
Infine i terminali degli impianti diventano delle bocchette di emissione ed estrazione dell’aria, integrabili nelle velette dei controsoffitti oppure nelle pareti divisorie, oppure ancora nelle porte di accesso.
Nel caso di terminale di riscaldamento a pannelli radianti, questi vengono integrati nel pavimento oppure nelle pareti, attraverso un intervento sulla stratigrafia dell’elemento. Queste soluzioni, oltre a essere innovative, sono consolidate e garantiscono ottime prestazioni. Inoltre liberano lo spazio da talvolta antiestetici termosifoni e split che molto spesso risultano ingombranti e riducono lo spazio sfruttabile per il posizionamento dell’arredo.
Controsoffitti: culla perfetta per impianti di ultima generazione
Per quanto riguarda l’impianto elettrico, soprattutto negli impianti di ultima generazione caratterizzati da soluzioni domotiche e tecnologie avanzate, i collegamenti alle varie scatole di derivazione possono occupare molto spazio. La soluzione più comunemente diffusa consiste nelle canalizzazioni sottotraccia, ma, quando disponibile, è possibile sfruttare anche il controsoffitto, nascondendovi tutti i collegamenti. Inoltre il controsoffitto e la realizzazione di velette permettono di integrare anche gli apparecchi di illuminazione, come faretti, gole di luce e luci da incasso.
In questo modo il controsoffitto diventa un vero e proprio elemento da progettare, poiché parte integrante e funzionale dell’edificio, oltre che estetica.
In generale ogni elemento costitutivo del sistema impiantistico deve essere facilmente accessibile per gli interventi di manutenzione e deve poter essere sostituito in caso di guasto. Per questo è opportuno prevedere, sin dalla fase progettuale, il posizionamento di botole di ispezione, cavedi impiantistici, sportelli di ispezione e ogni altra soluzione che faciliti l’intervento.
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